di Gaia Agnelli e Irene Coropulis - foto Christian Lisco

Bari e le sue "miss": la storia delle ballerine britanniche venute a insegnare il metodo inglese
BARI – Sono arrivate tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, rivoluzionando per sempre l’insegnamento della danza a Bari. Si tratta delle insegnanti britanniche attive nel capoluogo pugliese, esportatrici di metodi inglesi utilizzati ancora oggi in molte scuole.

Due sono infatti gli approcci al ballo nati nel Regno Unito: Rad (Royal Academy of Dance) e Istd (Imperial Society of Teachers of Dancing), il primo nato per lo stile classico e l’altro applicato più che altro al Moderno. Entrambi però si caratterizzano per la flessibilità e capacità di adattarsi alle esigenze fisiche dell’atleta, seguito in base alla fascia d’età e alla struttura corporea. E questo a differenza di altri metodi più rigorosi quali il russo Vaganova, che richiede un maggior impegno giornaliero e una certa predisposizione fisica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In città sono numerose le accademie che si ispirano al modello anglosassone. Di tre di esse vi abbiamo già parlato in un altro articolo: l’Artedanza Rossana (prima a chiamare in città maestre British), l’Academy of Dance diretta dalle “miss” Cheryl, Diane e Margaret e la Ballet Center, gestita da due ballerine baresi diplomate in Rad e Istd.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Oggi siamo andati a visitare altre tre scuole che vantano un’esperienza decennale, tutte che continuano ancora a “guardare” oltremanica: la London Ballet (del 1977), Scarpette Rosa (1980) e The Dance Academy (1987). (Vedi foto galleria)

Il nostro viaggio comincia dalla prima, situata in piazza Carabellese, nel cuore del quartiere Madonnella. A illustrarci la sua storia è la 67enne fondatrice Miss Lynette, oggi in pensione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Sono originaria dello Yorkshire ma ho studiato danza alla londinese Royal Academy of Dance – racconta  –. Nel 1975, preso il diploma, avevo due scelte: un contratto biennale per Rio de Janeiro o uno annuale ad Artedanza Rossana. Scelsi Bari, perché più vicina a casa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’amore per un barese fece però sì che la permanenza di Lynette continuasse ben oltre i 12 mesi previsti. «Pensavo che avrei viaggiato un po’ dappertutto – conferma la signora – invece decisi di restare qui per aprire un’attività tutta mia: la London Ballet».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Subito dopo arrivò l’iscrizione della piccola Rossana Titano. Ed è proprio lei, ora 47enne, a gestire la scuola assieme alla 38enne Giovanna Lanave: ne hanno preso le redini nel 2010, quando la loro maestra ha appeso le scarpette al chiodo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Guidati da Rossana entriamo così nella scuola attraversando un grazioso corridoio impreziosito da trofei. Da qua si accede alle due grandi sale da ballo. Nella seconda troviamo sospesa in aria, avvolta da un telo agganciato al soffitto, la 29enne maestra Rossella, la cui disciplina è l’innovativa danza aerea.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Sì perché con il tempo abbiamo aggiunto diversi corsi rispetto agli originari classico e tip-tap – sottolinea la nostra accompagnatrice –. Però c’è sempre una costante che ci rende “inglesi”: l’utilizzo di Rad e Istd».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Per farci spiegare nel dettaglio in che cosa consistono questi metodi ci dirigiamo nel rione Japigia, dove in via Gentile è aperta dal 1987 l'asd The Dance Academy. Fu l’attuale direttrice artistica, la 57enne scozzese Miss Claire, a fondarla assieme a Elaine Mcdonald, Claire Jane Pratt e Antonia Petruzzelli. E come Lynette, anche Claire iniziò il suo “viaggio” barese con un’esperienza all’Artedanza Rossana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Cominciai a ballare a soli tre anni – ci racconta – e dopo il diploma Rad il mio esaminatore mi disse che cercavano insegnanti a Bari: così nel 1982, appena maggiorenne, partii per la Puglia, dove fui presa da Artedanza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

“Trattenuta” anche lei dall’amore, Claire investì le sue energie nel capoluogo pugliese, in un settore che all’epoca offriva molte possibilità di lavoro, visto il boom dei musical cinematografici che invogliarono tanti ragazzi a cimentarsi con l’arte della danza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«E il nostro era proprio il metodo più richiesto – evidenzia la direttrice –, perchè in grado di tirar fuori il meglio da ogni studente a prescindere da fisico, età e sesso».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Alla base della Rad ci sono infatti la sensibilità verso le esigenze di ogni studente, il rispetto dei suoi tempi e la complicità tra lui e l’insegnante. Un aspetto che cogliamo subito ammirando all’opera Claire con la sua allieva Federica, 15enne specializzata in danza classica. (Vedi video)

Le due si guardano negli occhi mentre eseguono gli esercizi alla sbarra, con Claire che la accompagna nei movimenti con le braccia. Poi si spostano al centro della sala per provare una coreografia, durante la quale la ragazza ci stupisce eseguendo divinamente una spaccata in aria: la grand jeté .Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Con in mente ancora questo splendido gesto atletico, ci spostiamo verso la terza e ultima tappa del nostro tour: Scarpette Rosa, presente dal 1980 in corso Alcide de Gasperi. Il nome suggerisce la tinta predominante che impera ovunque all’interno: entrando infatti veniamo accolti da un tripudio di color confetto, dal fenicottero illuminato alle pareti della hall alle tende della sala da ballo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«È il mio colore preferito sin da quando ero bambina», ci confessa la 60enne Lucia Bitetto, presidente dell’associazione che ha fondato assieme alla madre Ida Tarantino. Mentre parla notiamo diversi trofei, di cui uno abbellito da una scarpetta rigorosamente rosa e una dedica del grande Rudolf Nureyev, l’artista russo che si esibì a Bari nel 1981, in un storico spettacolo al Teatro Petruzzelli .Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una delle prima allieve fu l’attuale vicepresidente, la 53enne Lucia Disabato, diventata insegnante a soli 22 anni. «Noi e le nostre collaboratrici siamo tutte diplomate in Rad e Istd – dichiara la donna –. Abbiamo optato per la formazione anglosassone perché si adatta alle esigenze del corpo ed evita sforzi precoci che possono risultare rischiosi. Riteniamo quindi che sia valida per la crescita psicofisica di ogni studente che viene seguito step by step durante il suo percorso, sempre sotto il nostro sguardo attento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)

Nel video (di Christian Lisco) l'allenamento all'interno della scuola The Dance Academy:



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